Nino bertoletti - valutazioni e quotazioni

Siamo interessati alle opere di Nino Bertoletti.
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Se vuoi conoscere le quotazioni delle opere di Nino Bertoletti, eccoti una guida pratica, semplice e intuitiva


GUIDA ALLE QUOTAZIONI DELLE OPERE DI NINO BERTOLETTI

Nino Bertoletti non ha eseguito molte opere, ciononostante sul mercato se ne riscontrano diverse e la sua produzione comprende dipinti su tela, disegni e acquarelli su carta.

Le quotazioni di Bertoletti non sono molto elevate, tuttavia è un artista che ha un suo mercato, Nino Bertoletti ha una sua platea di collezionisti e appassionati collezionisti pronti ad acquistare le sue opere. 

Nelle nostre aste trattiamo con frequenza le opere di Nino Bertoletti e nel corso degli anni ne abbiamo vendute diverse. 

Le opere più ricercate di Nino Bertoletti sono quelle eseguite tra il 1920 ed il 1930, e per questo tipo di opere le valutazioni possono aggirarsi tra i 3.000 ed i 12.000 euro.

Ma le opere di questi anni sono molto rare, ed è più probabile riscontrare sul mercato quelle successive agli anni ’30, per le quali le valutazioni possono oscillare tra i 500 ed i 3.000 euro.

Le opere di Nino Bertoletti realizzate su carta, come disegni o acquarelli, solitamente hanno una valutazione che oscilla tra i 100 ed i 500 euro.

BIOGRAFIA

Bertoletti nasce a Roma il 28 Ottobre del 1889. Comincia a dipingere molto presto e, terminati gli studi, vi si dedica completamente. La prima opera conosciuta è del 1904. Bertoletti guarda al divisionismo che i pittori dell’area Romana applicavano all’epoca e si ricollega contemporaneamente a modelli nordici, di influenza espressionistica. 

La prima esposizione cui partecipa con La gondola sarà quella famosa del 1911 a Roma in occasione del Cinquantenario dell’Unità di Italia. 

Il clima provinciale romano comincia ad aprirsi alle novità europee con la serie di mostre promosse dalla “Secessione”, cui partecipano impressionisti, post impressionisti e cubisti (Pissarro, Renoir, Monet, Degas, Derain, Picasso, Munch ecc.).

Bertoletti vi partecipa dalla prima nel 1913 e rimane molto colpito dalla libertà cromatica dei francesi, che applica fino al 1915. 

Dal 1913 è uno degli artisti residente presso Villa Strohl-Fern a Roma, dove nascono i dipinti en plein air, carichi di vita, colori e gioia. 

Tra il ’15 ed il ’20 la guerra da una battuta d’arresto alla sua produzione. Nel 1923 espone alla prima Biennale Romana. 

Partecipa alla prima mostra promossa dal gruppo Valori Plastici (che proclama il ritorno all’ordine e alla tradizione italiana quattrocentesca e seicentesca) a Milano nel 1926.

Successivamente esporrà molto poco, divenendo sempre più riservato e limitandosi a dipingere appartato nel suo studio. Muore a Roma nel 1971.