Giulio turcato - valutazioni e quotazioni


Siamo interessati alle opere di Giulio Turcato.

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Se vuoi conoscere le quotazioni delle opere di Giulio Turcato, eccoti una guida pratica ed intuitiva


GUIDA ALLE QUOTAZIONI DELLE OPERE DI GIULIO TURCATO

La produzione artistica di Giulio Turcato è molto vasta. Turcato è stato un artista molto prolifico che ha realizzato un grande numero di opere. Nel corso della sua attività ha eseguito dipinti su tela, opere su carta, sculture e stampe (acquaforti, litografie ecc.). Giulio Turcato vanta un grande numero di collezionisti, sparsi in tutta Italia e in Europa. Le sue opere sono richieste anche dai collezionisti d’oltre oceano. Proprio per questo le sue quotazioni sono molto buone. 

Le opere più ricercate dai collezionisti, e quindi le opere di Giulio Turcato più quotate e di valore, sono quelle realizzate tra il 1950 ed il 1959. Questi dipinti possono raggiungere anche cifre superiori ai 100.000 euro. La valutazione di una tela di Giulio Turcato realizzata negli anni '50 può oscillare tra i 5.000 euro ed i 150.000 euro. Subito dopo i collezionisti di Giulio Turcato ricercano opere realizzate tra il 1960 ed il 1969, specialmente le cosiddette “Gommapiume”, realizzate, appunto, in gommapiuma. Il valore di una Gommapiuma di Giulio Turcato può essere compreso tra i 3.000 euro ed i 60.000 euro.

Le valutazioni degli altri dipinti di Giulio Turcato, realizzati dal 1970 in poi, possono essere, a seconda del pedigree espositivo e delle dimensioni, tra i 3.000 euro ed i 30.000 euro.

Le quotazioni delle opere di Giulio Turcato realizzate su carta possono essere comprese in valori tra gli 400 ed i 5.000 euro.

Le quotazioni delle opere grafiche di Giulio Turcato possono oscillare tra i 150 ed i 500 euro.

 

BIOGRAFIA

 

Giulio Turcato nasce a Mantova nel 1912. Nel 1920 con la famiglia si trasferisce a Venezia dove avviene la sua formazione presso la Scuola d’Arte ed il Liceo Artistico. Le prime tele sono del 1926 e le prime esposizioni collettive sono del 1933, a Venezia. 

Nel 1942-43 insegna disegno in una scuola di Portogruaro ed esordisce alla XXIII Biennale di Venezia. Instaura un rapporto di amicizia con Emilio Vedova. 

Nel 1943 si trasferisce a Roma, dove partecipa alla IV Quadriennale ed espone alla Galleria dello Zodiaco insieme a Donnini, Purificato, Vedova, Leoncillo, Valenti e Scialoja. 

Partecipa alla Resistenza e dopo la Liberazione si stabilisce definitivamente a Roma. 

Nel 1945 è tra i fondatori, insieme a Prampolini, Savelli, Fazzini, Mafari, Dorazio, Corpora, Perilli e Consagra dell’Art Club, ed espone alle maggiori occasioni espositive in italia e all’estero. 

Sottoscrive nel 1947 un Manifesto del Neocubismo in occasione di una mostra alla Galleria del Secolo, è sempre lo stesso anno firma il manifesto del Gruppo Forma 1 insieme a Carla Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli e Sanfilippo. 

Gli anni successivi viene consacrato con la partecipazione alle più importanti rassegne espositive italiane ed internazionali. Muore a Roma nel 1995.