Amerigo bartoli natinguerra - valutazioni e quotazioni


Siamo interessati alle opere di Amerigo Bartoli Natinguerra. 
Se vuoi ricevere una valutazione di un opera di Bartoli o di una intera collezione, oppure conoscere le nostre modalità di vendita, non esitare a contattare contattare i nostri responsabili di dipartimento ai recapiti che trovate nella sezione contatti oppure clicca qui 

Se vuoi conoscere le quotazioni delle opere di Amerigo Bartoli Natinguerra, eccoti una guida semplice e intuitiva. 


GUIDA ALLE QUOTAZIONI DELLE OPERE DI AMERIGO BARTOLI

Amerigo Bartoli Natinguerra ha realizzato un buon numero di opere che comprende dipinti su tela, disegni e acquarelli su carta.

Le quotazioni di Amerigo Bartoli non sono molto elevate, tuttavia è un artista che ha un suo mercato. Amerigo Bartoli ha una sua platea di collezionisti e appassionati collezionisti pronti ad acquistare le sue opere. 

Nelle nostre aste trattiamo con frequenza le opere di Amerigo Bartoli e nel corso degli anni ne abbiamo vendute diverse. 

Le opere più ricercate di Amerigo Bartoli sono quelle eseguite tra il 1910 ed il 1925, e per questo tipo di opere le valutazioni possono aggirarsi tra i 2.500 euro ed i 10.000 euro

Ma le opere di questi anni sono molto rare, ed è più probabile riscontrare sul mercato quelle successive agli anni ’30, per le quali le valutazioni possono oscillare tra i 300 euro ed i 4.000 euro.

Le opere di Amerigo Bartoli realizzate su carta, come disegni o acquarelli, solitamente hanno una valutazione che oscilla tra i 100 euro ed i 400 euro.

 

BIOGRAFIA

Nasce a Terni il 24 Dicembre del 1890. Trasferitosi a Roma inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti presso la quale si diploma nel 1911. Vince una borsa di studio, che gli consente di recarsi a Torino e Parigi. Il suo apprendistato con G.A. Sartorio gli consente di apprendere e raffinare le tecniche pittoriche. 

Il suo esordio espositivo è nel 1915 alla III Mostra della Secessione romana. 

Nel 1920 divide lo studio con Giorgio De Chirico. 

L’anno successivo espone alla I Biennale romana. Aderisce al gruppo Valori Plastici e nel 1922 partecipa alla mostra Fiorentina Primaverile. Ciononostante Mario Broglio, fondatore del gruppo, ne stronca l’opera e lo esclude dal gruppo, insieme a Socrate, Francalancia e Oppo.

Ciononostante, la Sarfatti nella sala dedicata a Dieci artisti del Novecento Italiano nella XCIII Esposizione romana degli amatori e cultori del 1927 non manca di includere una sua opera. 

Nel frattempo Bartoli ha già cominciato a dedicarsi a disegni di satira politica e sarcastici.

Un altro famoso progetto è quello dei ritratti agli amici artisti e letterati, cominciata nel 1925.

Espone poi alla Biennale di Venezia del 1930, alla I Quadriennale romana del 1931, alla II Quadriennale.

Titolare della cattedra di pittura dell’accademia di Belle Arti di Roma, è famoso per la sua costante attività di collaboratore alla pagina letteraria de Il Mondo. Muore a Roma nel 1971