Piatto in porcellana francese decorata a Napoli, prima metà del XIX secolo
caratterizzato al centro da due due figure in costume regionale dipinte in vivace policromia; tesa decorata in oro a motivi naturalistici in sequenza. Iscritto al verso, in corsivo a pennello: Costume del Paese di Frattura Provincia dell'Aquila Abruzzo Ultra, firmato e datato: Accietto, Napoli 1836
Nell’ultimo quarto del Settecento e a seguire nell’Ottocento, si andò sviluppando a Napoli, una delle mete preferite dai viaggiatori del Grand Tour, un grande interesse per l’illustrazione di costume. Fu grazie all’interesse personale di Ferdinando IV di Borbone per i differenti modi di abbigliarsi del popolo delle Province del Regno delle Due Sicilie, che a partire dal dicembre del 1782, su suggerimento del marchese Domenico Venuti direttore della Real Fabbrica di Porcellana che per rinnovare i soggetti decorativi delle porcellane reali, si dette inizio ad una sistematica operazione di rilevamento iconografico delle più caratteristiche vestiture dei regni nel Meridione.
Fabbricazione della porcellana in Napoli e dei prodotti ceramici affini. I continuatori delle tradizioni di Capodimonte, Stamperia della Regia Università, Napoli 1879, pag. 21 e pag. 27 cit.