Valutazione Lippo d'Andrea, detto Pseudo-Ambrogio di Baldese
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Biografia
Lippo d'Andrea, noto anche come Pseudo-Ambrogio di Baldese, è stato un pittore italiano attivo principalmente a Firenze tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo. Nato intorno al 1370-1371, la sua attività artistica si colloca in un periodo di transizione tra il tardo gotico e l'inizio del Rinascimento fiorentino. Nel 1411 si iscrisse alla Compagnia di San Luca, un'importante corporazione di artisti, e nello stesso anno ricevette una commissione per affrescare la facciata del Palazzo del Ceppo a Prato, lavorando insieme ad altri pittori come Niccolò di Pietro Gerini e Ambrogio di Baldese.
La sua opera è stata a lungo attribuita sotto il nome di Pseudo-Ambrogio di Baldese, fino a quando la critica moderna ha identificato questa figura con Lippo d'Andrea. Tra le sue opere più significative si annoverano affreschi nella Cappella Nerli di Santa Maria del Carmine a Firenze, attribuiti a lui per via di documenti che menzionano un artista di nome Lippo attivo nel 1402. Nel 1435-36 partecipò a un importante progetto per decorare con affreschi gli apostoli nelle cappelle del tribuna del Duomo di Firenze, in occasione della consacrazione della cupola da parte di Papa Eugenio IV.
Nonostante fosse considerato un maestro minore rispetto a contemporanei come Lorenzo Monaco o Fra Angelico, Lippo d'Andrea ebbe un discreto successo commerciale, testimoniato dal numero e dalla qualità delle sue opere sopravvissute. Verso il 1442 cessò di dipingere e nel 1447 dichiarò di non poter più mantenersi con la pittura. Morì prima del 1451. La sua produzione rappresenta una delle tendenze più conservative della pittura fiorentina del primo Quattrocento, ma rimane un importante testimone della cultura artistica di quel periodo.
La sua opera è stata a lungo attribuita sotto il nome di Pseudo-Ambrogio di Baldese, fino a quando la critica moderna ha identificato questa figura con Lippo d'Andrea. Tra le sue opere più significative si annoverano affreschi nella Cappella Nerli di Santa Maria del Carmine a Firenze, attribuiti a lui per via di documenti che menzionano un artista di nome Lippo attivo nel 1402. Nel 1435-36 partecipò a un importante progetto per decorare con affreschi gli apostoli nelle cappelle del tribuna del Duomo di Firenze, in occasione della consacrazione della cupola da parte di Papa Eugenio IV.
Nonostante fosse considerato un maestro minore rispetto a contemporanei come Lorenzo Monaco o Fra Angelico, Lippo d'Andrea ebbe un discreto successo commerciale, testimoniato dal numero e dalla qualità delle sue opere sopravvissute. Verso il 1442 cessò di dipingere e nel 1447 dichiarò di non poter più mantenersi con la pittura. Morì prima del 1451. La sua produzione rappresenta una delle tendenze più conservative della pittura fiorentina del primo Quattrocento, ma rimane un importante testimone della cultura artistica di quel periodo.