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Cristo Morto sorretto da S.Giuseppe d'Arimatea

Cristo Morto sorretto da S.Giuseppe d'Arimatea. La composizione dell'opera fu più volte affrontata dal Lappoli del quale si conosce una redazione custodita nella Pinacoteca Nazionale di Siena che fu inizialmente attribuita a Matteo Lappoli ,padre di Giovanni, ma giustamente restituita da Cesare Brandi al nostro pittore (1933). Influenzato dalle opere di Andrea del Sarto e di Iacopo Carucci, detto il Pontormo, presso il cui andò a bottega, Lappoli fu altresì influenzato da Sebastiano del Piombo Parmigianino, e Perin del Vaga. La nostra opera si può adeguatamente confrontare con altre opere dell'artista come 'l'Immacolata e Santi' del Museo di Montepulciano, dove possiamo notare gli stessi volti con baffi e barbe spioventi assai simili a quelli del Pontormo.  Misure: cm 42,5x 33,5
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