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Paesaggio

Si riporta di seguito un estratto de l'expertise del Prof. Giancarlo Sestieri, datato 28 marzo 2013:

Questo qualitativo Paesaggio rappresenta una significativa testimonianza della pittura paesaggistica romana di fine Seicento, in una fase in cui la lezione del Dughet veniva rielaborata dai maggiori interpreti della prima metà del Settecento, come Jan Frans van Bloemen, detto l’Orizzonte, e il fratello Pieter van Bloemen, detto lo Stendardo.
L’opera rivela una composizione ampia e profondamente articolata, con quinte arboree laterali e un sentiero animato da armenti e figure pastorali, che si apre su distese lacustri e rovine classiche. L’analisi stilistica ha permesso di riconoscere la mano di Pieter van Bloemen nelle figure e negli animali — in particolare nella mucca illuminata e nel cavallo con coperta rossa —, mentre l’impianto paesaggistico, per respiro e sensibilità spaziale, è attribuibile a Jan Frans van Bloemen.
Il dipinto si configura pertanto come una collaborazione tra i due fratelli Van Bloemen, in linea con quanto documentato da A. Busiri Vici (1974), che ricorda la loro attività congiunta a Roma per circa un settennio e i noti esempi di opere realizzate a quattro mani per il Collegio di Propaganda Fide e la Galleria Doria Pamphilj.
olio su tela
cm 120x170
Bibliografia:
Luigi Salerno, I pittori di vedute in Italia (1580-1830), Ugo Bozzi Editore, Roma, 1991, pp. 120-123
A. Busiri Vici, Jan Frans van Bloemen: Orizzonte e l'origine del paesaggio romano settecentesco, Roma, Ugo Bozzi, c. 1874
€ 10.000,00 / 15.000,00
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