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Ritratto di Sor Maria Josefa de Santa Inés de Beniganim
Iscrizione in basso:
LA VENERABLE MADRE SOR MARIA JOSEFA DE SANTA INES DE BENIGANIM
Il dipinto raffigura la Beata Josefa Maria de Santa Inés (1625–1696), religiosa agostiniana nata a Benigànim, presso Valencia, nota per la sua vita di umiltà e devozione e beatificata da papa Leone XIII nel 1888. La Beata è rappresentata in atteggiamento meditativo, mentre tiene tra le mani un libro aperto, identificabile con il libro dell’Ufficio Divino, sul quale con l’indice della mano destra traccia il segno della croce; sul frontespizio è visibile la stampa devozionale della “O”, popolarmente detta el Redondet, che le permetteva, pur essendo analfabeta, di recitare l’Ufficio Divino in coro guardando l’immagine sacra. Il forte contrasto luministico che illumina volto e mani, immersi in un ambiente sobrio e raccolto, rimanda alla pittura devozionale valenciana del XVIII secolo, vicina al gusto tenebrista della tradizione spagnola. Il soggetto conobbe ampia diffusione iconografica tra XVIII e XIX secolo, come testimoniano numerose incisioni devozionali, una variante a matita di Vicente López Portaña conservata al Museo del Prado di Madrid e una replica ottocentesca nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma.
LA VENERABLE MADRE SOR MARIA JOSEFA DE SANTA INES DE BENIGANIM
Il dipinto raffigura la Beata Josefa Maria de Santa Inés (1625–1696), religiosa agostiniana nata a Benigànim, presso Valencia, nota per la sua vita di umiltà e devozione e beatificata da papa Leone XIII nel 1888. La Beata è rappresentata in atteggiamento meditativo, mentre tiene tra le mani un libro aperto, identificabile con il libro dell’Ufficio Divino, sul quale con l’indice della mano destra traccia il segno della croce; sul frontespizio è visibile la stampa devozionale della “O”, popolarmente detta el Redondet, che le permetteva, pur essendo analfabeta, di recitare l’Ufficio Divino in coro guardando l’immagine sacra. Il forte contrasto luministico che illumina volto e mani, immersi in un ambiente sobrio e raccolto, rimanda alla pittura devozionale valenciana del XVIII secolo, vicina al gusto tenebrista della tradizione spagnola. Il soggetto conobbe ampia diffusione iconografica tra XVIII e XIX secolo, come testimoniano numerose incisioni devozionali, una variante a matita di Vicente López Portaña conservata al Museo del Prado di Madrid e una replica ottocentesca nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma.
olio su tela
cm 132x95 - con cornice cm 155x117,5
Asta Live 195
IMPORTANTI DIPINTI ANTICHI | Opere provenienti da una storica collezione romana e altre prestigiose committenze
Roma, Palazzo Celsi, mar 2 Dicembre 2025
TORNATA UNICA 02/12/2025 Ore 17:00
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