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Ritratto di Francesco Augusto Piccolomini come Cavaliere di Malta
Iscrizioni: CAV. F. AUGUSTO / DI GIOVAN BATT.A PICCOLOMINI / D'ANNI 25, in un'etichetta sul retro
Si riporta di seguito un estratto della scheda del Prof. Marco Ciampolini:
Il personaggio è raffigurato con l'abito di Cavaliere di Malta, ciò potrebbe indicare la realizzazione dipinto per celebrare l'entrata del personaggio nell'ordine cavalleresco. Il personaggio, è incluso per il fatto di essere figlio di Virginia Chigi, nella serie dei Ritrattini di Palazzo Chigi ad Ariccia (inv.219). Il piccolo dipinto di Ariccia lo ritrae nel 1657 fanciullo si sette anni, per cui sappiamo che era nato nel 1650. Dunque seguendo le indicazioni dell'iscrizione sul retro del dipinto, che ci informa che il personaggio piccolomineo è ritratto a venticinque anni, deduciamo che la pittura fu eseguita nel 1675. Questo è un periodo di transizione per la scuola senese, transizione fra la generazione barocca di Raffaello Vanni (che era morto nel 1673) e di Bernardino Mei (che ormai, stabilmente a Roma, morirà nel 1676) e la generazione barocchetta che sarà a Siena monopolio della famiglia Nasini, di Francesco, Antonio Annibale, Antonio, Tommaso, Giuseppe Nicola e Apollonio, attivi in ogni parte dell'antico Stato Senese, e anche oltre, fin oltre la metà del Settecento.
Il capostipite della famiglia, Francesco, fu colui che copri a Siena il ruolo di caposcuola nel decennio (1670-1680) prima che si affermassero i suoi figli Antonio e Giuseppe Nicola. Francesco Nasini fu pure un abile ritrattista come dimostrano i ritratti di Orazio Adami e Ottavio Rocca affrescati sopra i rispettivi monumenti funebri nell'Abazia, quello di Abdom, personaggio altomedievale alla base della fondazione dell'Abazia.
Si riporta di seguito un estratto della scheda del Prof. Marco Ciampolini:
Il personaggio è raffigurato con l'abito di Cavaliere di Malta, ciò potrebbe indicare la realizzazione dipinto per celebrare l'entrata del personaggio nell'ordine cavalleresco. Il personaggio, è incluso per il fatto di essere figlio di Virginia Chigi, nella serie dei Ritrattini di Palazzo Chigi ad Ariccia (inv.219). Il piccolo dipinto di Ariccia lo ritrae nel 1657 fanciullo si sette anni, per cui sappiamo che era nato nel 1650. Dunque seguendo le indicazioni dell'iscrizione sul retro del dipinto, che ci informa che il personaggio piccolomineo è ritratto a venticinque anni, deduciamo che la pittura fu eseguita nel 1675. Questo è un periodo di transizione per la scuola senese, transizione fra la generazione barocca di Raffaello Vanni (che era morto nel 1673) e di Bernardino Mei (che ormai, stabilmente a Roma, morirà nel 1676) e la generazione barocchetta che sarà a Siena monopolio della famiglia Nasini, di Francesco, Antonio Annibale, Antonio, Tommaso, Giuseppe Nicola e Apollonio, attivi in ogni parte dell'antico Stato Senese, e anche oltre, fin oltre la metà del Settecento.
Il capostipite della famiglia, Francesco, fu colui che copri a Siena il ruolo di caposcuola nel decennio (1670-1680) prima che si affermassero i suoi figli Antonio e Giuseppe Nicola. Francesco Nasini fu pure un abile ritrattista come dimostrano i ritratti di Orazio Adami e Ottavio Rocca affrescati sopra i rispettivi monumenti funebri nell'Abazia, quello di Abdom, personaggio altomedievale alla base della fondazione dell'Abazia.
olio su tela
cm 75,5x61 - con cornice cm 87,5x73,5
Provenienza:
collezione privata, Siena
collezione privata, Siena
Bibliografia:
M. Ciampolini, Pittori Senesi del Seicento, Siena, Nuova Immagine Editrice, 2010, p. 446
M. Ciampolini, Pittori Senesi del Seicento, Siena, Nuova Immagine Editrice, 2010, p. 446
Asta Live 195
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Roma, Palazzo Celsi, mar 2 Dicembre 2025
TORNATA UNICA 02/12/2025 Ore 17:00
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