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Madonna in adorazione del Bambino con San Giovannino e un angelo
Il tondo raffigura la Vergine inginocchiata in adorazione del Bambino, accompagnata dal piccolo san Giovannino e da un angelo, secondo un modulo compositivo di intimità e raccoglimento tipico della bottega di Lorenzo di Credi. La scena si svolge in un paesaggio idealizzato, costruito su piani paralleli e geometricamente disposti, con un lago e monti nel lontano, secondo il gusto prospettico della scuola fiorentina del tardo Quattrocento.
La dolcezza dei volti, il modellato morbido e la cura meticolosa dei dettagli – visibile nei fiorellini dai petali trasparenti e nelle lumeggiature dorate dei capelli e dei nimbi – rimandano direttamente alla lezione di Lorenzo di Credi, mentre alcune differenze, quali la struttura più compatta delle figure, le ombre bruciate e la gamma coloristica più intensa, fanno pensare alla mano di un suo stretto seguace. Venturi (1906) segnalava infatti l’esistenza di opere affini, caratterizzate da un colorismo più smaltato e da un’accentuata rigidità plastica, prive della “colorazione chiara e fredda” tipica del maestro.
L’intonazione cromatica, dominata dal blu profondo della tunica della Vergine, dal verde acceso del manto con risvolti chiari e dal rosso rubino del mantello di san Giovannino, conferisce all’insieme una preziosità luminosa che richiama la produzione più raffinata della cerchia crediana.
Come osservato già da Venturi, diversi tondi di analogo carattere, già attribuiti a Lorenzo di Credi o alla sua bottega, presentano affinità con l’opera in esame, in particolare nella resa levigata delle carni e nei contorni netti e metallici dei capelli. Venturi menziona esempi analoghi nella Cattedrale di Pistoia (già ascritta a Lorenzo di Credi, ma da lui esclusa per l’intensità degli scuri), nella collezione Dreyfuss a Parigi e nella collezione del Museo di Monaco di Baviera.
olio su tavola
diametro cm 92 - con cornice diametro cm 130
Provenienza:
già collezione G. Sterbini; collezione Lupi; collezione privata, Roma
già collezione G. Sterbini; collezione Lupi; collezione privata, Roma
Bibliografia:
L'opera è corredata da Attestato di Libera Circolazione
Pubblicato in Fondazione Zeri n. 13082
Claudio Falcucci MIDA, indagine diagnostiche, analisi di fluorescenza dei raggi X (XRF), Roma, luglio 2025
A. Venturi, La Galleria Sterbini in Roma. Saggio illustrativo, 1906, pp. 130-133, n. 31, fig. 55
G. Dalli Regoli, Lorenzo di Credi, 1966, p. 194 n. 265 ill.
M. Hauptmann, Der Tondo, Ursprung, Bedeutung und Geschichte des Italienischen Runbildes in Relief und Malerei, 1936, Vittorio Klostermann Frankfurt am man, pp. 175-288
L'opera è corredata da Attestato di Libera Circolazione
Pubblicato in Fondazione Zeri n. 13082
Claudio Falcucci MIDA, indagine diagnostiche, analisi di fluorescenza dei raggi X (XRF), Roma, luglio 2025
A. Venturi, La Galleria Sterbini in Roma. Saggio illustrativo, 1906, pp. 130-133, n. 31, fig. 55
G. Dalli Regoli, Lorenzo di Credi, 1966, p. 194 n. 265 ill.
M. Hauptmann, Der Tondo, Ursprung, Bedeutung und Geschichte des Italienischen Runbildes in Relief und Malerei, 1936, Vittorio Klostermann Frankfurt am man, pp. 175-288
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