190
Madonna col Bambino e San Giovannino
L'opera è corredata da Attestato di Libera Circolazione
Figlio del pittore Jacopo del Sellaio, Arcangelo ne proseguì la bottega dopo la morte del padre nel 1493, mantenendo uno stile legato alla tradizione familiare, fondato su compostezza formale, eleganza lineare e colori limpidi. Pur attento alle novità del primo Cinquecento, conservò un linguaggio intimo e devozionale, con figure dolci e gesti misurati. Una parte della sua produzione, in passato riferita al cosiddetto 'Maestro del Tondo Miller', dal nome di una tavola oggi conservata agli Harvard Art Museums di Boston, è stata definitamente ricondotta al pittore dagli studi di Nicoletta Pons (1996), che ne ha delineato con maggiore chiarezza il catalogo.
Figlio del pittore Jacopo del Sellaio, Arcangelo ne proseguì la bottega dopo la morte del padre nel 1493, mantenendo uno stile legato alla tradizione familiare, fondato su compostezza formale, eleganza lineare e colori limpidi. Pur attento alle novità del primo Cinquecento, conservò un linguaggio intimo e devozionale, con figure dolci e gesti misurati. Una parte della sua produzione, in passato riferita al cosiddetto 'Maestro del Tondo Miller', dal nome di una tavola oggi conservata agli Harvard Art Museums di Boston, è stata definitamente ricondotta al pittore dagli studi di Nicoletta Pons (1996), che ne ha delineato con maggiore chiarezza il catalogo.
Questa tavola è documentata nell’Archivio Zeri come Madonna col Bambino. Dopo una pulitura è riemersa la figura del san Giovannino, restituendo la composizione originaria e confermando l’attribuzione ad Arcangelo di Jacopo del Sellaio.
La Vergine, avvolta in un manto blu e un velo rosato, tiene in grembo il Bambino Gesù che, fasciato, afferra con gesto affettuoso il velo materno. Alle sue spalle compare il piccolo san Giovanni Battista, riconoscibile dal cartiglio ECCE AGNUS DEI. Sullo sfondo, un paesaggio sereno di colline e alberi contribuisce all’atmosfera raccolta, tipica della pittura devozionale privata.
tempera su tavola centinata
cm 59,5x43 - con cornice cm 109x80
Provenienza:
già collezione G. Sterbini; collezione Lupi; collezione privata, Roma
già collezione G. Sterbini; collezione Lupi; collezione privata, Roma
Bibliografia:
Pubblicato in Fondazione Zeri n. 17129
Bibliografía di riferimento:
N. Pons, Arcangelo di Jacopo del Sellaio, in Arte Cristiana, vol. 84, n. 776 (settembre-ottobre 1996), pp. 374-388
Pubblicato in Fondazione Zeri n. 17129
Bibliografía di riferimento:
N. Pons, Arcangelo di Jacopo del Sellaio, in Arte Cristiana, vol. 84, n. 776 (settembre-ottobre 1996), pp. 374-388
Asta Live 195
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