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San Marco Evangelista

La piccola tavola proviene dal registro degli Apostoli di un’iconostasi, struttura liturgica che nelle chiese orientali separava il coro dalle navate e che veniva ornata con immagini sacre disposte su architravi e colonne. La figura, identificabile con ogni probabilità come San Marco Evangelista, è rappresentata con un libro, simbolo del suo ruolo di autore del secondo Vangelo.
L’opera si colloca nell’ambito della pittura greca post-bizantina, verosimilmente realizzata a Creta nella prima metà del XVII secolo. Lo stile, pur fedele ai canoni dell’iconografia bizantina per quanto riguarda la frontalità e la gerarchia compositiva, rivela una certa morbidezza nel volto e una particolare attenzione alla resa plastica del corpo, e in particolare della mano, oltre a un uso più articolato del colore. Elementi analoghi si riscontrano in diverse opere coeve della Scuola cretese, come quelle di Emmanuel Tzanes o Leos Moskos, che mostrano una sensibilità pittorica aggiornata pur restando nella tradizione orientale.
tempera e oro su tavola
cm 29x22 - con cornice cm 43x35
Provenienza:
già collezione G. Sterbini; collezione Lupi; collezione privata, Roma
Bibliografia:
Pubblicato in Fondazione Zeri n. 116120
€ 1.500,00 / 2.500,00
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IMPORTANTI DIPINTI ANTICHI | Opere provenienti da una storica collezione romana e altre prestigiose committenze

Roma, Palazzo Celsi, mar 2 Dicembre 2025
TORNATA UNICA 02/12/2025 Ore 17:00
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