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Oreste, il cane di San Rocco
Oreste ("Reste") è ritratto seduto, con le zampe anteriori dritte, la testa girata verso sinistra, la bocca aperta; il manto maculato su fondo bruno. Base cilindrica in legno con fascia percorsa da rilievi ornamentali dorati. Mancanza all'estremità della lingua.
Durante il suo pellegrinaggio, San Rocco si ammalò di peste ad Acquapendente (Viterbo) e si rifugiò in una grotta per non contagiare altri. Lì fu aiutato da un cane chiamato Oreste, detto “Reste”, che ogni giorno gli portava del pane, sottraendolo dalla tavola del suo padrone, il nobile Gottardo Pallastrelli. Incuriosito dal comportamento del cane, Gottardo lo seguì e scoprì San Rocco, decidendo poi di curarlo e diventare suo discepolo, dedicando la sua vita ai malati. Il gesto del cane, diventato simbolo di generosità e compassione, è ancora oggi ricordato nelle raffigurazioni popolari accanto all'immagine di San Rocco.
Durante il suo pellegrinaggio, San Rocco si ammalò di peste ad Acquapendente (Viterbo) e si rifugiò in una grotta per non contagiare altri. Lì fu aiutato da un cane chiamato Oreste, detto “Reste”, che ogni giorno gli portava del pane, sottraendolo dalla tavola del suo padrone, il nobile Gottardo Pallastrelli. Incuriosito dal comportamento del cane, Gottardo lo seguì e scoprì San Rocco, decidendo poi di curarlo e diventare suo discepolo, dedicando la sua vita ai malati. Il gesto del cane, diventato simbolo di generosità e compassione, è ancora oggi ricordato nelle raffigurazioni popolari accanto all'immagine di San Rocco.
terracotta policroma
cm 35x26x17 - base cm 16x28,5
€ 10.000,00 / 15.000,00
Stima
Asta Live 173
Sculture e Oggetti d'Arte
Roma Palazzo Celsi, mer 11 Giugno 2025
TORNATA UNICA 11/06/2025 Ore 15:00