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Corpus Christi realisticamente intagliato, con i piedi congiunti e la testa reclinata verso la spalla destra, è rappresentata come Cristo trionfante su una croce di luce, secondo una consuetudine iconografica che unisce l’immagine del Cristo inchiodato sulla croce a quella del Redentore che torna nel giorno del Giudizio finale; il busto, teso nello sforzo, lascia emergere la definizione muscolare, mentre le gambe, anch’esse scolpite con attenzione per esaltarne la struttura, terminano con i piedi rigidi, sovrapposti e fissati da un unico chiodo. Il perizoma, drappeggiato con cura, si caratterizza per un ampio panneggio annodato sul fianco destro. La croce si erge su un piedistallo architettonico che conferisce solennità e monumentalità all’intera composizione. La struttura della croce, realizzata in tartaruga, è impreziosita da terminali in argento finemente decorati con motivi
floreali e fogliati. Al centro, nell’incrocio dei bracci, spiccano elementi a raggiera in argento, che amplificano lo splendore e la sacralità dell’opera. Sulla parte superiore è presente un cartiglio in argento con il Titulus Crucis. Sulla base targa in argento con stemma di Papa Benedetto XV inciso sormontato dal triregno pontificio con le chiavi. Al verso etichette cartacee e tre timbri ad inchiostro non interamente leggibili. Punzonato sul Titulus Crucis e sui terminali con il marchio della "bulla" di Palermo raffigurata da un’aquila a volo alto in uso dal 1715 al 1825 e con il marchio DGG78, improntato nel 1778 dal console Don Gioacchino Caraffa. Piccole mancanze.
cm 72x25,512,5 - la figura cm 24
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Asta Live 173
Sculture e Oggetti d'Arte
Roma Palazzo Celsi, mer 11 Giugno 2025
TORNATA UNICA 11/06/2025 Ore 15:00